LA FORESTA DELLA MEMORIA – GIARDINO DEI GIUSTI

La classe 3^ sez. A ha realizzato con la guida della prof.ssa Roberta Miscia un interessante percorso di Educazione civica/Inglese che condividiamo qui:

LA FORESTA DELLA MEMORIA – Giardino dei Giusti

Il progetto di Educazione Civica/Inglese: “La Foresta della Memoria – Giardino dei Giusti”, realizzato con la classe 3^A, sui temi dell’odio razziale, della discriminazione e del genocidio, nasce con lo scopo di accrescere la dimensione etica degli studenti, al fine di educarli a una cittadinanza responsabile e alla legalità e aiutarli a ravvivare la memoria del numero infinito delle vittime delle ingiustizie e degli orrori del passato, per tenerle sempre vive. Il progetto rappresenta quindi un doveroso tributo sia a tutte le vittime dell’ingiustizia sia a quanti hanno lottato contro ogni forma di strage e genocidio, per salvare vite innocenti.

Obiettivi educativi

a) Sensibilizzare gli studenti verso temi delicati, quali: la Shoah, il massacro degli Hutu e dei Tutsi in Rwanda, il genocidio degli Armeni in Turchia e l’Apartheid, per aiutare gli studenti a riflettere sul significato del sacrificio personale nel nome della giustizia e imparare a rispettare se stessi e gli altri;
b) Creare un rapporto positivo con gli eventi passati per trarne importanti lezioni;
c) Acquisire responsabilità sociali e morali, compresa la fiducia in se stessi e negli altri, per favorire una maggiore comprensione reciproca;
d) Consolidare lo spirito di solidarietà costruendo valori che tengano pienamente conto della pluralità dei punti di vista all’interno di una società;
e) Imparare ad ascoltare e risolvere pacificamente i conflitti.

Il prodotto degli studenti

Un poster in cartoncino patinato di una foresta, ogni albero della quale simboleggia una vittima di un genocidio o un sacrificio personale in nome delle tante vite salvate. Appuntata su ogni albero una poesia in inglese che esprime il grande dolore di fronte a tutte le sofferenze umane, che ogni studente, dopo aver imparato a memoria, ha ripetuto ad alta voce in classe. Partendo dal male estremo, possiamo trasmettere un messaggio ottimistico: qualsiasi situazione può essere ribaltata se ogni persona si assume la responsabilità, anche se i risultati non sono immediati. La scelta è un atto di libertà individuale che permette ad ogni essere umano di agire come una barriera contro il male. Rileggere dunque le storie dei Giusti mostra i fondamenti concreti della speranza, creando un percorso virtuoso: mentre la memoria dei genocidi passati illumina il presente, il rapporto diretto con la sofferenza permette di comprendere meglio quanto
accaduto ieri. Eppure, non dimenticare è solo la prima parte del “fare memoria”. C’è una forma più alta di redenzione che ravviva la memoria, trasformandola in uno strumento di responsabilità: agire nel presente significa impedire che si ripetano i meccanismi dell’odio e della disumanizzazione dell’essere umano.

Di seguito il link al video di uno degli alunni che recita:

 https://drive.google.com/file/d/1DU25eXRgEGXjjBxsdsGWtQlUFto8P3sR/view?usp=drivesdk