8 MARZO GIORNATA DELLA DONNA

Ballata delle donne

Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia.

Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso la pace:
pensarci il maschio, pensare non piace.

Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.

Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra:
è questa terra, che io fui seminato,
vita ho vissuto che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.

Femmina penso, se penso l’umano
la mia compagna, ti prendo per mano.

Edoardo Sanguineti, in Senzatitolo, Feltrinelli, 1992

La voce della poesia e di un grande poeta per celebrare la  giornata della donna, creatura di gioia e di pace, emblema della vita..e i consueti suggerimenti di lettura, perché la riflessione sul ruolo, sul destino, sui diritti delle donne resti vivo e ci accompagni non solo oggi, ma ogni giorno.

Vera Gheno, Parole di altro genere. Come le scrittrici hanno cambiato il mondo, Einaudi, 2023

A partire da un dizionario di lessico “sensibile” nell’ambito della questione femminile e che ha un legame speciale con i testi o la vita delle autrici scelte, un’antologia di testi di scrittrici, dall’antichità ad oggi, che hanno contribuito a demolire gli stereotipi di genere, evidenziandone l’infondatezzza ideologica e i limiti logici: scrittrici che hanno rappresentato e dato voce a un variegato universo di donne, fragili o determinate, spesso dolorosamente consapevoli del ruolo marginale in cui la società del loro tempo le relega, apertamente o in forme subdole e mistificatrici. Parola dopo parola, si delinea nel testo un mondo in evoluzione di cui le stratificazioni semantiche dei lemmi conservano traccia, in una storia anche linguistica di strenua resistenza maschile al cambiamento, con poche e isolate eccezioni.

Dacia Maraini, In nome di Ipazia. Riflessioni sul destino femminile, Solferino, 2023

In questa raccolta di articoli, lettere e testi scritti perlopiù per il Corriere della Sera, l’autrice ricorda la figura di Ipazia, matematica, filosofa e astronoma nata ad Alessandria d’ Egitto, vissuta nel V secolo d.C. e uccisa da fanatici cristiani per aver ipotizzato, con una acuta intuizione in straordinario anticipo sui tempi della scienza, che la terra non è immobile al centro dell’ universo ma  un pianeta che gira intorno al sole. A partire dal  coraggio e dall’ indipendenza di pensiero di questa donna eccezionale, Maraini evoca la persistente sofferenza e subalternità delle donne nel mondo contemporaneo, che nega ancora loro libertà e diritti,  non solo nel mondo islamico.

E. Favilli – F. Cavallo, Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 vite di donne straordinarie, Mondadori, 2020

Il racconto emozionante della vita di 100 donne, ritratte da sessanta illustratrici, che si sono distinte nel mondo per la loro tenacia, intraprendenza e creatività e che hanno raggiunto risultati di eccellenza  nei più disparati ambiti  della cultura, dello sport, dell’ arte, della difesa dei diritti civili e nelle professioni.

A. Facchi – O. Giolo, Una storia dei diritti delle donne, Il Mulino, 2023

Un saggio condotto dal punto di vista della filosofia del diritto, che ripercorre  le linee fondamentali delle conquiste delle donne collocandole nell’ alveo più generale  dei  diritti umani, di cui costituiscono parte ampiamente – e colpevolmente – trascurata ancora oggi.

Isabella Leardini (a cura di), Costellazione parallela. Poetesse italiane del Novecento, Vallecchi, 2023

Antologia di poetesse, spesso escluse dalle pagine dei  libri di scuola, che tuttavia hanno dato un contributo importante alla letteratura novecentesca. Alcuni nomi sono più noti, come quelli di Amelia Rosselli e Alda Merini, altri meno, come quelli di Cristina Campo o Margherita Guidacci: una “costellazione parallela” , appunto, al più rappresentato e a volte esclusivo canone maschile di voci poetiche, arricchito dalle illustrazioni degli allievi della Scuola di Grafica dell’ Accademia delle Belle Arti di Venezia.

Hebe Huart, Un giorno qualunque, La nuova frontiera, 2023

Una raccolta di racconti di una grande scrittrice argentina, tutti incentrati su figure femminili, che vivono esistenze grigie e solitarie anche nei contesti familiari e di coppia, in cui i loro slanci, sentimenti ed emozioni appassiscono e scolorano nel quotidiano avvicendarsi dei gesti e dei pensieri. Alcune di esse tentano ribellioni precoci contro i modelli veicolati dalle madri che non le comprendono, le più si rassegnano, conservando solo l’eco di un dialogo con il sé più profondo ed intimo e con la sua voce che lentamente smuore, giorno dopo giorno, mentre solo qualche raro barlume di solidarietà con altre donne emerge qua e là a mitigare l’indifferenza e la noncuranza dei rapporti sociali in cui risultano intrappolate.

Per chiudere, si segnala il sito LEII LETTERATURA ITALIANA INCLUSIVA dedicata alle donne scrittrici raggiungibile da questo link:

https://letteraturaitalianainclusiva.wordpress.com/

e la ricchissima bibliografia presente sul sito illibraio.it a questo link:

https://www.illibraio.it/news/saggistica/femminismo-libri-da-leggere-1397286/