25 novembre Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Passi rosso sangue…le scarpette rosse delle donne in cerca di dignità e libertà in ogni angolo del pianeta.

Proponiamo oggi la rilettura di un classico della nostra letteratura, dal titolo emblematico: Una donna.

Sibilla Aleramo racconta una battaglia, sofferta e dolorosa, di emancipazione dalla violenza e dalla sopraffazione di un marito-padrone. Una storia di tante, troppe donne ancora.

” Non ricordo altro. Rivedo me stessa gettata a terra, allontanata col piede come un oggetto immondo, e risento un flutto di parole infami, liquido e bollente come piombo fuso. Colla faccia sul pavimento, un’idea mi balenò. Mi avrebbe uccisa? (…)

E, ancora, mi trovai a terra, ancora sentii il piede colpirmi, due, tre volte, udii insulti osceni e, dopo quelli, nuove minacce…”

Ma la liberazione ha il sapore amaro di uno strappo viscerale, la lacerazione della carne che si strappa da se stessa. Solo una speranza può alleviarne la cruda necessità:

“Figlio mio, figlio mio…la tua mamma non ti vedrà più…E’ necessario…Non può vivere, è stanca, e non vuol farti soffrire…Tu hai il suo sangue, ma sarai più forte, vincerai…”

Alle donne e agli uomini tutti, oggi, con Sibilla Aleramo l’augurio di un amore che non conosca violenza né dolore.